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La Critica
GALLERIA  (1 - 2)

 



Così scriveva nel 1994

GIUSE CARLO MAINI direttore dell'Accademia Briantea Il Tempio di Arte Storia Scienze e Lettere:
Alle spalle una quarantina di lavori giovanili: nature morte, suggestivi angoli di antiche architetture che parlano di borghi di Romagna, figure di varie umanità e, buoni ultimi, due, tre nudi a tutto campo buttati li, sulla tela, senza malizia tra leggiadre movenze di luminose pieghe, trasparenze calde che smorzano il rosa della carne ed esaltano il nero di abbandonate di chiome femminili.
Poi l'abbandono, nonostante significativi plausi in collettive a confronto con i grossi nomi del tempo riminesi e no, corrono i primi anni settanta. Questo l'incipit d'arte di Marco Frascaroli, una pittura di valori sottesi che non potevano non riemergere.
E sono riemersi, dopo vent'anni e passa, esplosivi, vitali, lontani dalla primitiva tavolozza predominata da colori accesi, manieristici, dal cui contrasto l'Artista sapeva trarre definite campiture delineate sulla sapienza del segno figurativo e sulla generosa pennellata esaltativa della composizione.
Ora la pittura del Frascaroli è un'altra; il tempo del lungo silenzio non è stato vano: una akesis metamorfica, travagliata di certo, ha rielaborato con costante anelito i suoi innati stimoli artistici orientandoli verso canoni pittorici interpretativi dell'arte come messaggio di una realtà transeunte che va subito fissata in quanto l'arte in se è momento ispirato che non ritorna. Ne deriva così l'urgenza di una duttilità compositiva a cui il Frascaroli pone impegno e impagina all'istante - forte di una raffinata sensibilità interiore e di un deciso ductus che non conosce permissività - la percezzione captata che diventa opera nella quale l'amalgama dei segni e dei colori è espressione del linguaggio creativo dell'animo e non del razionale.
Questo è il Frascaroli di oggi, impegnato su un humus fertile fatto di spazi oltre l'orizzonte e di estasi contemplative, di movimento e di staticità dimensionale, di natura formans e di natura formata. Un binomio questi termini ultimi inscindibile nell'evoluzione dell'Artista che sono alla base del suo divenire d'arte e della unicità dei suoi valori in cui egli, il Frascaroli, ha riposto un proprio credo estetico di valenze più che lusinghiere e degno sin d'ora di una dialettica costruttiva nel contesto di un apparato filologico. Che verrà, ne sono certo, presto, perchè l'arte del Frascaroli , sublimandosi, punta dritto a un essenzialismo metafisico già annunciato in alcuni recenti lavori.


Nel 1997 così replicava Giuse Carlo Maini:

In una collettiva estiva di un paio di anni fa, 1995, colpiva l'attenzione un quadro di figure plastiche in movimento cariche di un pathos intenso, suggestivo, coinvolgente com'è l'atmosfera di una kasbak in cui luci e ombre sanno si mistero e di mistero sanno le furtive protagoniste che scivolano rasenti al muro quasi fossero monacande: sono invece donne arabe, come recita il titolo dell'autore, Marco Frascaroli di Bellaria e l'opera sottolinea la sua rentrèe memorabile, dopo oltre vent'anni di volontario oblio, nel figurativo: Un'opera di rottura, le "Donne Arabe", che a mio parere conoscendo le precedenti lontane esperienze dei primi anni settanta, è una specie di maturato automanifesto nella cui filosofia l'Artista ora si muove, creativo più che mai, in un post-impressionismo rivistato, e sofferto anche, in una logica in cui i colori percepiti sono già in se forme- e non tratti o macchie- che addizionate diventano immagine.
Potrò sbagliarmi nell'affermare ciò perchè il Frascaroli artista è un creativo non un irrequieto fantasioso dello strafare , il Frascaroli è come un prisma: scansiona i colori della di luce, cioè il mondo percepito, e ispirato li sublima con la propria sensibilità interiore per ricreare la rappresentazione secondo gli stimoli del momento creativo. Inconcepibile un Frascaroli statico, semmai estatico di fronte alla natura e alle sue manifestazioni cangianti a ogni istante; e questa estaticità ce la trasmette con l'entusiasmo dei colori-forma lanciati in profondi silenzi meditativi - una dimensione, questi, dominante che contrappunta ogni sua opera persino in quei nudi nei quali le trasparenze esaltano, sublimi, l'eterno femminino oppure quando si immerge in scorci della storia di borghi medievali di Romagna dove il silenzio diventa misura del tempo-; ci coinvolge insomma.
Questo è il mio "Marco Frascaroli" Pittore di grazia

Una delicata espressione dell'umana realtà, quando l'arte diventa carattere.

Mariarosaria Belgiovine


Scrive di lui Salvatore Perdicaro nel suo libro "Elite" Arte Italiana.

Il fiorire delle tematiche, nella pittura di Marco Frascaroli, è strettamente collegato alla pienezza dei sentimenti ed al vissuto emozionale dell'artista, che pone peculiare attenzione nell'individuazione di pregnanti valori esistenziali. La passione per l'arte, infatti è per lui un'opportunità ineludibile di riflessione e di comunicazione, estrinsecata attraverso una pensosa elaborazione dei soggetti. Protagoniste dei suoi quadri sono spesso figure femminili, colte nel fulgore della loro giovinezza o nel vibrare segreto dell'espressività, simboli di una bellezza e di una armonia che rischiara il grigiore della quotidianetà, ma anche dei sentimenti profondi legati al loro ruolo materno, snoda l'arcano filo della vita sin dalle origini dell'umanità. Frascaroli ricompone figure, motivi ambientali, atmosfere in una narrazione densa di liriche modulazioni, con attenzione all'equilibrio formale e all'orchestrazione tonale per sintonizzarvi efficacemente la tensione del proprio messaggio, dando prova nel contempo di un'assoluta padronanza nell'uso delle tecniche personalmente elaborate.


Così scrive il Quadrato Catalogo Nazionale di pittura, scultura. grafica, letteratura.

La pittura di Frascaroli Marco si muove così fra la realtà e il colore e, su questi due poli incontra la bellezza nell'interpretazione sia disegnativa che spirituale. Niente di evanescente quindi ma una solida struttura su rigore delle giustezze formali. Frascaroli Marco si muove in uno spazio dove tutto è equilibrio, sonorità, calore, realtà al limite estremo della sua emozione, dentro un nucleo la cui rispondenza è da ricercarsi nell'armonia tra volume e colore, fra luce e spazio. E' la figura il tema prediletto da Frascaroli Marco. I modi espressivi del pittore sono adeguati a riversare in maniera diretta quel che vede e quel che sente e precisare i personaggi nella loro essenza interiore ed esteriore e nell'ambiente in cui vivono. Il discorso plastico e pittorico di Frascaroli Marco si mantiene sempre molto coerente si che si sente il legame di questa pittura tanto come sensibilità che come gestualità. Ogni suo quadro è l'analisi di una realtà che ora ci appare fatta di silenzi e di emozioni ovattate e può essere anche immaginazione e speranza. Figure che popolano i sogni e le passioni nell'incontenibile desiderio di sorprendere e di sorprenderci, nella lettura della vita, e poi ` la nostra vita nel frettoloso e rapido esistere di ogni giorno.


Mariarosaria Belgiovine, direttrice Artexpò Gallery, critico d'arte.

Un gusto evocativo asseconda le sue intuizioni figurative, mostrando il consenso della sua energia descrittiva con notevoli riferimenti reali.
La sua impalpabile composizione tonale, sviluppa decisi accostamenti, suggeriti da una gestualità seducente con espressive emozioni cromatiche.
Il movimento della figura è ben equilibrato, dai toni cromatici che riflettono tonalità chiaroscure, in grado di dominare prospettiva e profondità.
L'effetto moncromatico dona preziosas corposità alle posture ben accordate nella riflessione avvolgente, nel pacato abbandono del riposo, in grado di evocare tutta la tenerezza della femminilità.


Francesco Chetta, editore critico d'arte

Gentile Artista Marco Frascaroli,
Le porgo i miei complimenti per l'opera presente in Mostra d'Arte di'inverno a Cesenatico.
Io personalmente ritengo la sua pittura meritevole di attenzione in quanto la lirica espressione dei contenuti plastici e formali ben s'inseriscono nella contemporaneità, distaccandosi dalle numerose proposte il cui panorama artistico è letteralmente inflazionato:
"un silente messaggio avvolge l'intimistica espressione della sua tavolozza, ricca di vibranti riflessi che emergono e danno vita a numerose sensazioni interiori. La sintesi compositiva è verosimilmente descritta con una padronanza della sua tecnica e dona all'opera quel pathos personale che racchiude mille fantastiche emozioni!!" F.C.
Per dimostrarle lode verso la sua ricerca ho ritenuto opportuno omaggiare il suo impegno artistico dedicandole uno spazio con mezza pagina sulla prossima edizione dell'annuario ARTE.